Nuove scadenze per i danni gravi
Per le domande di contributo riguardanti il ripristino o la ricostruzione di edifici gravemente danneggiati, i cui titolari non ricevano misure di assistenza abitativa come Cas o Sae, il termine è stato portato al 31 dicembre 2024. Per le domande relative a edifici con danni gravi e che beneficiano di assistenza abitativa (come SAE, MAPRE, o immobili in comodato d’uso gratuito, ecc), il termine per la presentazione delle domande (anche quelle che erano state presentate in forma semplificata e andavano integrate) viene fissato al 30 giugno 2024. Lo stesso termine riguarda le domande di ricostruzione di edifici con esito “E”, destinati ad attività economiche e produttive. Questi termini escludono i casi di edifici inseriti in piani attuativi o programmi straordinari di ricostruzione, per i quali si applicano cronoprogrammi specifici. La mancata presentazione delle domande di ricostruzione entro i termini stabiliti comporta la sospensione o cessazione della gratuità delle misure agevolative, con l’obbligo di corrispondere un contributo ridotto del 30% nel caso si viva in Sae o in altre soluzioni abitative.
Cessazione benefici per affittuari
Per i nuclei familiari che al momento del sisma abitavano in unità immobiliari in affitto o in comodato gratuito o altri casi definiti dall’Ordinanza, il contributo di assistenza abitativa (Cas) è corrisposto fino al 31 marzo 2024.
Per i nuclei assegnatari di una Sae o di altre soluzioni abitative, che al momento del sisma invece, abitavano in unità immobiliari in affitto o in comodato gratuito e altri casi definiti dall’Ordinanza, dal 1° aprile 2024 dovrà essere corrisposto un canone pari a quello previsto per l’edilizia residenziale pubblica, ridotto del 30% (diminuzione che si applica fino al 1° gennaio 2025).
FONTE: https://sisma2016.gov.it/2023/12/21/sisma-2016-15-miliardi-per-la-ricostruzione-e-una-nuova-programmazione-scadenze/